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Storia della Parrocchia

22-24 Ottobre 2021 Immagine Madonna di Fatima a San Luigi e San Tomaso

21 Giugno 2020 - Dipinto San Luigi a Riale

17-11-2020 Ingresso Don Claudio a S. Maria di Gesso

 

In occasione del 50° anno della nostra Parrocchia raccogliamo in questa pagina immagini e notizie che ci aiutano a ripercorrerne la sua Storia.
Per fare questo ci aiutiamo con foto e bollettini presi dagli archivi parrocchiali, con stralci del libro "Riale, Un Paese, Una Chiesa" (dato alle stampe in occasione del 25° dalla sua fondazione) e con commenti di Corrado Balotta il cui lavoro di raccolta del materiale è stato fondamentale.

E' stato inoltre creato un logo che aiuta a ricordarne la Storia. Ecco la sua spiegazione:

Il "50" sta ad indicare il 50° di fondazione (1960-2010).
La sagoma esterna è quella dell'attuale Chiesa, mentre dentro allo "0" del 50 c'è raffigurata la Chiesina di San Gaetano dove la "appena nata" comunità parrocchiale di S. Luigi di Riale si ritrovava per svolgere le celebrazioni liturgiche. Quindi le due Chiese denotano il percorso svolto dall'inizio ad oggi, ed aprono al cammino che ancora ci sta avanti. Infatti la gente che è dentro e fuori dallo "0" indica la "comunità" che ha visto nascere la Parrocchia, quella che oggi fa parte di essa e quella che entrerà a farne parte. Ma designa anche il "territorio (che ha confini più ampi del perimetro attorno alla Chiesa) della Parrocchia. In alto vi sono due bimbi che giocano con il puntino del 50"°", come se questo fosse un pallone, per ricordare il "campetto" della Chiesa quale luogo prezioso di aggregazione dove tanti giovani si sono ritrovati per giocare insieme. Non essendoci, all'epoca, tante distrazioni o possibilità, il campetto è stato un luogo di notevole importanza, dove i ragazzi, insieme all'amato primo Parroco don Giuseppe Dotti, si ritrovavano per costruire anche con il gioco il senso di appartenenza, di amicizia e di comunità


 

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Quanta storia si cela dietro queste immagini !! Come si vede a pagina 13 del Supplemento più avanti, nel 1961 chiude la Trattoria Boldrini. Ecco una foto (sotto) che la ritrae ancora aperta; i Rialesi riconoscono l'edificio dove attualmente c'è la sede della Banca CRV di fronte alla nostra Chiesa che in quegli anni non era ancora stata edificata. Infatti fino al 1965 si utilizzava ancora la Chiesina dedicata a San Gaetano della Famiglia Bonvicini Minelli; la foto a fianco la mostra durante l'ultima processione del Corpus Domini guidata dall'Arciprete Don Sisto Biffoni della Parrocchia di Gesso nel mese di Giugno del 1960

 

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Un'altro ricordo per i Rialesi è la foto dei primi del '900 che ritrae l'edificio (Casa Accarisi) dove attualmente c'è la tabaccheria in Via Risorgimento. Guardando con attenzione si intravedono i binari di un treno (vapourein) che percorreva la strada principale.

 

Fino ai primi decenni del secolo scorso la Bazzanese non era asfaltata; pochi i carri che la percorrevano, molti quelli che andavano a piedi. Solo verso il 1938 la strada fu asfaltata. A lato della sede stradale correva una linea ferroviaria che vantava la sua nascita addirittura verso la fine del XIX secolo. Era la linea del trenino (vapouréin) Bologna - Vignola, oggetto di tante avventure e leggende.


Partiva da Bologna (Viale Aldini - attuale sede dei pompieri) e, costeggiando prima la Porrettana poi la Bazzanese, arrivava fino a Vignola. Per la sbuffante e lenta locomotiva del tempo era già un viaggio degno di rispetto.


Questo trenino era quasi uno di famiglia: le sue rotaie passavano a pochi metri dalle case; si fermava anche fuori stazione (a richiesta) e non mancavano fermate fuori programma per un buon bicchier di vino (alla "Stella" per esempio) o per qualche grappolo d'uva o un pugno di ciliegie nella stagione adatta.


Verso il '40 fu fatta una deviazione, perché il treno non passasse più così vicino alle case; costituiva un pericolo. Fu costruita allora la stazione ferroviaria di Riale (prima non esisteva) e la linea fu spostata più a valle della Bazzanese dietro le case esistenti.


Il nome Riale deriva da un piccolo torrentello, Fosso Rio, che attualmente segna il confine parrocchiale ad ovest. Il nome detto con linguaggio dialettale "Riòl" (= canaletto) è stato esteso alla zona circostante che in italiano è stata trascritta col nome di RIALE.


Una zona, quella di Riale, che prevalentemente era considerata di passaggio per chi da Calderino o Lavino si dirigeva a Bologna. E in realtà non ci sono molte cose che possano legare Riale alla grande storia eccetto la Villa Lauro (palaz da l'òr = palazzo dell'oro ... Cattiva traduzione dialettale di "palazzo dell'alloro" (Lauro), come sembra più vero; che vanta le sue origini poco dopo il mille e si dice che vi sia nato il poeta bolognese Guido Guinizelli verso il 1230 - 40, iniziatore del "dolce stil novo".

In epoca molto più recente, ma sempre con qualche secolo (e lo attesta lo stile di costruzione) è la Villa Lolli, che domina con la Villa Lauro tutto il versante collinare che dà sulla Bazzanese.


Quando dopo l'unificazione d'Italia si trattò di stabilire i confini dei Comuni di Zola Predosa e Casalecchio, di comune accordo fu scelto come limite geografico una piccola fossa, con acqua corrente, che scorrendo dal lato ovest della proprietà della Villa Lauro, andava poi a confluire molto più a valle nel Reno. Quel confine veniva così a dividere case fra loro vicine appartenenti alla stessa borgata, affidandone la storia a due Centri diversi. Da allora Riale, a quei tempi piccola e insignificante borgata, è nelle carte di due comuni.

L'agricoltura è sempre stata una delle attività più importanti e la campagna della zona è sempre stata molto fiorente, lavorata con passione e intensamente dai contadini. Segno della abbondanza dei prodotti fu la costruzione del "Silos", poi consorzio agrario, che risale al 1934. Per i tempi di allora fu un'opera imponente e vi lavorarono molte persone. I manovali portavano su il materiale da costruzione salendo da una rampa e scendendo da un'altra per non intralciare quelli che salivano. Erano in tanti che "sembravano come delle formiche", ricorda qualcuno. E la costruzione fu davvero de gna di nota perché furono i primi passi nell'uso del cemento armato di cui sono fatte le strutture dell'opera. Un ingegnere tedesco guidava i lavori con perizia e sicurezza ...


Le vecchie scuole elementari (sostituite dalle attuali Bertolini in Via Gesso) risalgono agli inizi degli anni '30. Prima di questa data c'erano le prime tre classi nel condominio di via Gesso 21/23, in un seminterrato. Chi voleva completare gli studi con le classi superiori (quarta e quinta elementare) doveva andare ai Gessi o a Lavino. Naturalmente sempre a piedi! Molti ragazzi poi al pomeriggio andavano dalle Suore a Gesso per un po' di doposcuola e per essere assistiti mentre i genitori erano al lavoro. Per le bambine c'era l'usanza di imparare dalle Suore anche a cucire e ricamare.
Le cave dei gessi erano nel loro periodo più florido e offrivano lavoro a varie persone della zona! Spesso a Riale si sentivano brillare le mine delle cave. Di solito però per i ragazzi non c'era tempo di proseguire gli studi, perché appena un ragazzo giungeva ai 10/11 anni doveva iniziare a lavorare.


La vita religiosa si può dire che era permeata di una fede forte, ma anche nascosta. Le abitazioni piuttosto lontane dalla Chiesa di Gesso (alla cui parrocchia appartenevano in gran parte) e dalla chiesa di Ceretolo (le abitazioni entro il confine di Casalecchio), non favorivano una frequenza regolare alla Messa domenicale. Anche la formazione catechistica era sentita come un peso (quasi esclusivamente sulle spalle delle donne) che si risolveva in un tempo piuttosto ristretto in occasione delle celebrazioni della Cresima e prima Comunione, di solito fatte nello stesso giorno. Prima di questa giornata si ripercorrevano tante volte a piedi gli alcuni chilometri che separavano dalla sede parrocchiale. I più fortunati erano atti salire sul seggiolino e portati in bicicletta dalle mamme, inesauribili ella loro energia.


I momenti più sentiti da tutti erano essenzialmente due: la processione del Corpus Domini e i funerali. La parrocchia di Gesso aveva la tradizione di portare il SS.mo per le vie del paese dividendo il territorio in 4 parti. Così ogni 4 anni la processione arrivava a Riale. Era allora una gara continua a costruire davanti alla casa o in ogni corte l'altarino più bello, ornato di fiori.


Infine nel mese di maggio un gruppo di signore si riuniva con la Signora Minelli nella sua Chiesina (Oratorio di S. Gaetano) per il Rosario. Era un bel gruppetto e c'era chi, data la piccolezza del posto, restava sulla soglia o fuori, non potendo entrare.
Ma si pregava ugualmente. Allora la Bazzanese non era un gran disturbo e soprattutto nelle ore della sera la strada era quasi vuota. Questa chiesina della Minelli và ricordata perché, come vedremo più avanti, è stata praticamente la culla della nuova realtà parrocchiale.


Siamo ora alla fine degli anni '50.

Venne a impiantarsi, circa all'incrocio fra la strada Bazzanese e quella di Monte S. Pietro, una grossa ditta: la Viro. Il proprietario, Comm. Scipione Innocenti, che abitava alla Villa Lauro, aveva progettato anche un centro residenziale per i suoi dipendenti, cosicché il lavoro fosse vicino alle abitazioni e il tutto, lavoro e casa, fuori, ma anche vicino alla città.
Circa nello stesso tempo, all'inizio degli anni '50 i parroci confinanti don Luigi Gambini e don Sisto Biffoni, decisero di dare inizio alla celebrazione di una Messa festiva, alle ore 9,30, nell'oratorio di S. Gaetano, la Chiesina della villa Minelli. Il concorso di gente rimase sempre scarso, anche perché il luogo, estremamente piccolo, non poteva offrire di più. È comunque da lodare la disponibilità della famiglia Minelli che sempre ha messo a disposizione la Chiesina e ne ha curato il decoro.


 

A Bologna, dal 1952, era Arcivescovo il Card. Giacomo Lercaro. Di fronte al fenomeno dell'inurbamento di tante persone, con una periferia a Bologna che raddoppiava ormai il numero dei cittadini residenti "entro porta", diede il via alla campagna "nuove Chiese" nel 1955. Qui a fianco il manifesto della 1^ Campagna per le nuove Chiese a Bologna.

 


La sua fu una vera intuizione profetica, unita ad una non comune forza di coraggio. Furono ben presto individuate le aree per la costruzione delle nuove chiese e acquistate, piantando le croci con la scritta: «Qui con la Grazia di Dio e l'aiuto degli uomini sorgerà la parrocchia di ... ». Sapendo del progetto del Comm. Innocenti e vista l'iniziativa dell' Arcivescovo, i due Parroci don Luigi e don Sisto, ritennero giunto il momento di chiedere l'erezione della nuova parrocchia di Riale. Le prospettive a lunga scadenza ci potevano essere, ma allora, a metà anni '50 era proprio necessario? Questa domanda era nel cuore di tanti; gli stessi rialesi non credevano la cosa possibile. Nel 1959/60 la famiglia Boldrini fece una ricognizione degli abitanti della zona per avere la licenza di aprire un ristorante nella nuova casa che si era costruita quasi di fronte alla "trattoria della Stella" . Furono contate 730 persone! Erano poche per una nuova parrocchia!


Ma la speranza che il progetto del comm. Innocenti andasse in porto, convinse i Parroci ad insistere nella loro iniziativa. Inoltre la zona in forte espansione era troppo distante dai due centri parrocchiali e non poteva essere servita adeguatamente dal punto di vista religioso. Si giunse così ad acquistare il terreno (mq. 5450) stralciandolo dalla proprietà Lolli. Il terreno posto sulla Bazzanese seguiva nel versante ovest la nuova via di lottizzazione (attuale via Donizetti) ed a est la proprietà Lambertini. Tutto sembrava procedere per il meglio secondo le previsioni, finché non ci si accorse che il progetto del Comm. Innocenti non poteva essere realizzato.
Ma la decisione di fare la parrocchia era già stata presa e il 28 ottobre 1960 il Cardinale Lercaro firmava il decreto di erezione della Parrocchia di S. Luigi Gonzaga, a Riale, delimitando i confini del territorio stralciato parte dalla parrocchia di Ceretolo fino al "Ri cièn" (rio Burla), il fosso che scorre tra la portineria di villa Lauro e l'ex casa cantoniera e l'altro fosso (fosso Rio), che attraversa via Bazzanese di fronte all'attuale via Macchiavelli. Nella domenica seguente i due parroci diedero simultaneamente lettura del decreto arcivescovile.


 

La prima pagina del Decreto di Erezione e la Bolla di Erezione della Parrocchia
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Costituita la Parrocchia fu chiamato a reggerla il vicario parrocchiale di Zola Predosa, don Giuseppe Dotti. Sua abitazione doveva essere la casa del contadino che sorgeva nel terreno acquistato, casa in pessime condizioni abitative. Nei primi tempi, al fine di risistemarla un poco, don Giuseppe restò a Zola e solo nella primavera del '61 abitò stabilmente a Riale. Molto presto si vide che la scelta di costituire questa Parrocchia fu profetica. In soli 10 anni gli abitanti di Riale diventarono 1.700 crescendo circa 1.000 unità. Certo una immigrazione così forte veniva ad alterare il clima caratteristico del paese. Mentre gli adulti vivevano nel ricordo delle tradizioni lasciate in altri paesi, i bimbi e i giovani aprivano la strada alla nuova comunità fondendosi presto insieme, guidati magistralmente da don Giuseppe. La parrocchia non aveva nulla, era soltanto ricca di giovani e bambini.


Le prime Comunioni, celebrate 1'11/6/1961 in un'aula della scuola elementare (non c'era altro posto sufficientemente capiente) furono una vera grande festa del paese. In tanti collaborarono a preparare il posto, portare le sedie, i fiori ... la comunità era ormai una cosa vera e quasi la si poteva toccare con mano.


Ecco il testo completo del Decreto di Erezione della Parrocchia:


Tra le sollecitudini del nostro ministero pastorale una delle più gradite al nostro cuore è quella di dare inizio a nuove comunità parrocchiali, ove la vita cristiana possa svolgersi pienamente e sia così procurata sempre meglio la salute eterna alle anime affidate alle nostre cure.


Mossi da questo nostro grave dovere siamo venuti nella deliberazione di erigere una nuova parrocchia nella località Riale, posta attualmente in territorio delle parrocchie di Ceretolo e di Gesso.


Tale località situata al terzo Km. sulla via Bazzanese e distante un Km. da quella di Gesso, da vari anni ha subito un notevole sviluppo demografico, tanto che la sua popolazione è già di oltre 1000 anime. Sul posto esiste un complesso scolastico per i fanciulli, e vari pubblici servizi che hanno dato alla frazione un pieno ritmo di vita moderna.


A provvedere alla cura spirituale di questi fedeli, da un decennio i parroci delle Chiese di Ceretolo e di Gesso, con lodevole zelo e notevole sacrificio, si sono prestati per la celebrazione della S. Messa festiva, l'amministrazione dei sacramenti e l'insegnamento della dottrina cristiana ai fanciulli, servendosi della chiesa da molto tempo esistente sul luogo e dedicata a S. Gaetano.


Essendo però la popolazione di Riale in continuo aumento e prevedendosi che, per la costruzione già iniziata di molte nuove abitazioni civili, il numero attuale delle anime venga quasi duplicato, i nominati Parroci di Ceretolo e di Gesso esprimendo anche il vivo desiderio di questi fedeli varie volte ci fecero nota la necessità di provvedere, in maniera più conveniente e stabile alla cura di questa grossa borgata con la erezione di una nuova Parrocchia.


Venendo incontro a questi giusti desideri ci procurammo fin dal 1957, di acquistare un appezzamento di terreno di Mq 5450 posto in frazione Riale e appartenente al Comune di Casalecchio di Reno, sul quale, con l'aiuto di Dio far sorgere la nuova Chiesa parrocchiale ed opere annesse: non potendo l'attuale Chiesa con la casa annessa assolvere che in minima parte ai compiti del servizio religioso della borgata. Fu poi nostra cura richiedere ai Parroci interessati un progetto concreto dei confini della nuova parrocchia attraverso opportuni stralci da operarsi dal territorio delle loro parrocchie. Accogliendo ora le singole proposte avanzate, dopo averle noi stessi attentamente esaminate e trovate opportune e rispondenti alle esigenze pastora li, abbiamo deliberato di erigere questa nuova Parrocchia di Riale. Essa sarà intitolata a S. Luigi Gonzaga; avrà una popolazione di circa 1000 anime, con certo aumento come sopra descritto e un territorio che risulterà dagli stralci operati dalle parrocchie di S. Antonio e S. Andrea di Ceretolo e S. Maria di Gesso, come al n. 1 del presente decreto. Uditi pertanto a norme del can. 1428 par. 1, i Parroci delle Parrocchie suddette, come aventi interesse, udito il nostro Capitolo metropolitano a norma del medesimo canone ed ottenuto parere favorevole


Abbiamo Decretato e Decretiamo


1) È separato, dismembrato e diviso dalle Parrocchie di S. Antonio e S. Andrea di Ceretolo e di S. Maria di Gesso, ai fini della erezione della nuova parrocchia rurale di S. Luigi di Riale il territorio che avrà come confini: a) Via Roma: per il lato sud, nel tratto che si estende dal confine comunale tra Zola Predosa e Casalecchio di Reno al confine Ovest della proprietà Orlandini, comprendente i nn. civici 26, 27, 28, 29;
b) Via Provinciale: per il tratto che si estende dal suo inizio fino all'incontro con il fosso Rio, comprendente i nn. civici dal 1 al 122;
c) Via Bazzanese per il tratto che si estende dal numero civico 103/2 al suo termine comprendente i nn. civici dall'84 al 90 (a destra) e dal 103/2 al 143 (a sinistra);
d) Via Gesso: per il tratto che si estende dal suo inizio fino all'altezza del numero civico 64/ A, comprendente i nn. civici dall' 1 al 64/ A;
e) Via Rabbi: dal suo inizio fino all'incontro del confine comunale di Zola Predosa comprendente i nn. civici dall'l al 6/2 (fondo fornace);
f) Via Donizetti: tutta
g) Via IV Novembre: tutta.


Inoltre tutte le nuove vie, ancora in fase di assestamento e non ancora denominate, che entro i confini sopra descritti direttamente si immettono nelle vie sopra ricordate e attualmente ne fanno parte ....


2) Costituiamo ed erigiamo in perpetuo la nuova parrocchia rurale sotto il titolo di S. LUIGI Confessore nella borgata di RIALE e la vogliamo eretta canonicamente nel migliore dei modi, retta da un Parroco con tutti i diritti doveri ed attributi fissati da Ss Canoni e dalle norme e consuetudini diocesane per i Parroci di questa nostra archidiocesi. Avrà una popolazione iniziale di circa 1000 anime ed il territorio superiormente descritto.


Avrà sede nella Chiesa di S. Gaetano, esistente nella località di Riale, in via Bazzanese, in attesa che si possa attuare la costruzione definitiva della nuova Chiesa ed edifici parrocchiali, sul terreno già da Noi acquistato a tale scopo e sopra indicato. . ....


Dato in Bologna dalla Nostra Residenza, questo giorno 28 ottobre 1960, solennità dei Ss. Apostoli Simone e Giuda.

Giacomo Cardo Lercaro Sac. Ivaldo Cassoli


Il primo Novembre del 1960 , giorno di Tutti i Santi, i parroci di Gesso Don Sisto Biffoni e di Ceretolo Don Luigi Gambini presentano nella Chiesina di S. Gaetano, dinanzi ad una quarantina di persone (il massimo che la chiesina poteva contenere), Don Giuseppe Dotti come Parroco di Riale che da quel momento assume la cura della Parrocchia. Incomincia la Storia della Parrocchia di Riale. Con il seguente Bollettino la Parrocchia di Gesso festeggia l'erezione della vicina Parrocchia di S. Luigi di Riale.


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La maestra che vedete qui sotto è Bencivenni Teresa che con Alma Brunetti è stata tra le prime collaboratrici di Don Giuseppe.


 
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Sopra, da sinistra : Corrado Balotta, Ricchi Giovanni, Don Giuseppe, Vincenzi Giancarlo, Nadini Giuseppe.
Mancano (chissà dove erano in quel momento) Neri Pietro e Predieri Francesco.

 

 

Il Bollettino N° 1 della nostra Parrocchia

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Il Supplemento che ci racconta il 1961

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Il primo Bollettino uscito dopo la sistemazione dell'attuale sala giochi adibita a Chiesa
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Come visto dal Bollettino qui sopra, dal Natale 1965 si sono potuti celebrare Battesimi, Prime Comunioni e Matrimoni nella nuova Chiesa che corrisponde alla attuale Sala Giochi. Ecco alcune Prime Comunioni di allora.
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Qui a sinistra la foto ricordo del 1966.

 

Dal Maggio 1967 la Chiesa fu trasferita nell'attuale palestra; ci ricordano quel periodo queste foto di Matrimoni, Cresime e Prime Comunioni : La foto in alto a destra è del 1970.
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ecco Don Giuseppe Dotti che rincorre il Vescovo Cocchi; chissà cosa gli starà chiedendo !!

 

Ma come siamo arrivati alla costruzione della nostra Chiesa ?
Mediante piccoli passi uno dietro all'altro, con tanta fede nell'aiuto del Signore e nella benevolenza dei parrocchiani (qui stiamo parlando della canonica e delle Opere Parrocchiali mentre la Chiesa vera e propria inizierà la costruzione circa 10 anni dopo).

Ecco una sintesi di questi passi nei bollettini redatti man mano da Don Giuseppe Dotti.

 

Natale 1966

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Maggio 1967
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Natale 1967
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Maggio 1968
Natale 1968
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Ecco un resoconto di quanto capitò nel 1968:

Giunto a Riale con niente in tasca, ma fresco di energie e buona volontà, don Giuseppe si trovò molto presto di fronte alle fatiche per costruire. La prima opera, come già si è detto, è stata quella di dare una struttura stabile e definitiva alle opere parrocchiali e alla sua casa. Ma tutto questo, in rapporto al resto, fu una cosa relativamente facile. Quando si trattò della Chiesa, le cose cominciarono a complicarsi oltre misura. La prima difficoltà realmente grave fu la modifica apportata al piano regolatore generale del Comune di Casalecchio di Reno nel dicembre 1968. Si imponeva un vincolo di parcheggio all'area già adibita a verde sportivo e attrezzata come campetto da don Giuseppe. Questa decisione riduceva improvvisamente l'area edificabile di un terzo per cui i 5450 mq. acquistati non potevano essere adeguatamente costruiti. Occorreva rivedere tutta la progettazione fatta fino ad allora e pensare ad un utilizzo dell'area in modo da non eccedere nella cubatura consentita ed avere un edificio Chiesa che fosse adeguato alla nuova realtà parrocchiale di Riale.

Si dovette attendere quindi fino al 1974 per poter ripresentare un nuovo progetto.

Maggio 1969
Natale 1969
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Decennale della Parrocchia
Natale 1970
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Rieccoci al 1974 dopo la sospensione avuta nel 1968

Per Riale sembravano rinnovarsi così, quasi in maniera emblematica, le vicissitudini vissute dalla Roma cristiana di 16 secoli prima quando, per poter realizzare condizioni possibili alla vita associativa di fede, dovette "inventarsi" la soluzione di sprofondare entro le viscere della terra e "segnare" così con l'architettura delle catacombe il proprio sogno di civiltà, contro la barbarie reazionaria della nomenclatura ufficiale che governava "in superficie" ....
Può darsi che la frase tipo che ora sarebbe bello storicizzare « ... se non ci lasciano costruire la chiesa dei rialesi sulla terra ve la scaveremo sotto ... !» non sia mai stata pronunciata nè da Don Giuseppe nè dall'Architetto Gresleri, ma è certo che lo "spirito" che aleggiava attorno S. Luigi non s'è domato e, da subito, tutti, abbiamo cominciato a lavorare in tale direzione ....

L'Architetto Gresleri elaborò un progetto in cui gran parte dell'edificio sacro si prevedeva interrato e la cubatura emergente risultava accettabile alle modifiche apportate dal piano regolatore. Il progetto fu presentato al comune di Casalecchio in data 8/5/74 e ottenne la "licenza di costruzione" in data 10/6/75. «I lavori», si dice nella concessione della licenza, «dovranno iniziare entro un anno dalla data di concessione». E infatti iniziarono, ma ci furono dei malintesi fra don Giuseppe e la Curia di Bologna in quanto si affermava che i lavori erano stati iniziati senza la debita autorizzazione e che pertanto non sarebbero stati dati gli aiuti finanziari necessari a completare l'opera.
In una lettera al Vescovo dell'8/9/76 don Giuseppe scrive:

« ... Inutile dire a Vostra Eccellenza l'angoscia di vedere così duramente ripresa un'iniziativa che già così costa fatica a me ed alla mia famiglia e che impegna sacrifici di lunghi anni di faticosissimi risparmi di tutta la comunità parrocchiale. Confido peraltro in un incontro in cui tante cose possono essere dette e chiarite.» ...

« ... Ella conosce la necessità urgente della nostra parrocchia di aver lo spazio vitale per le celebrazioni e per tutta l'attività pastorale: tali decisioni ci hanno premuto nella decisione di partire coi lavori di cui così lungamente discutemmo appunto all'Ufficio "Nuove Chiese". Due fattori: il primo, la considerazione che i nostri denari, così dolorosamente risparmiati
in questi anni, si andavano disfacendo nelle nostre mani ogni mese di attesa; il secondo fattore, la promessa di finanziamento con capitolo secondo, che, a quanto era naturale pensare e a quanto lo stesso U.N.CH. aveva programmato, sarebbe arrivato in tempo a far in modo che i lavori potessero continuare, dal punto in cui le nostre forze fossero venute meno, sino
al completamento dell' opera» ...

Il problema fu superato e i lavori iniziati poterono proseguire.....

 

Natale 1971
Natale 1975
Maggio 1976
Natale 1976
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Maggio 1977
Natale 1977
Maggio 1978
Maggio 1979
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Naturalmente i costi cominciarono presto a incidere e don Giuseppe più volte si trovò alle strette. I risparmi fecero presto a finire e ci si impegnò pure in debiti. Il contributo statale "arriverà", è una promessa del ministero dei Lavori Pubblici in data 2/5/77. Anche la Curia intervenne a saldo per i lavori di completamento, prima di «smontare il cantiere grande», con una quota di L. 15.000.000......

Ci fu una brusca interruzione quando il 21/4/81 morì don Giuseppe. Per quasi un anno tutto fu sospeso... ; poi ... la lenta e costante ripresa dei lavori di completamento........

 

Il terreno prima dell'inizio dei lavori Lo scheletro della Chiesa in costruzione
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La Cappellina Feriale
Interno della Chiesa
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Interno della Chiesa

La struttura della Chiesa quasi ultimata
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Ora apriamo una breve finestra con un ricordo sul fondatore della nostra comunità : Don Giuseppe Dotti


Da Zola Predosa, dove era cappellano, Don Giuseppe venne a conoscenza della proposta di fare la nuova parrocchia a Riale. Scrisse al Vescovo una toccante lettera, di cui riporto il testo non completo perché desunto dalla minuta, conservata solo in parte. Ecco il testo: Ecc. Rev.ma, sono il Cappellano di Zola Predosa - Sacerdote che proviene dalla diocesi di Brescia - ho 34 anni 9 anni di Messa. Ho pensato e pregato molto prima di scriverLe per paura di sbagliare, ma poi alla fine mi sono deciso pensando che scrivevo sì ad un Superiore, ma che aveva un cuore di padre. Nella domanda che feci anni or sono per far parte di questa Diocesi esposi i miei desideri, e cioè di prodigarmi per il bene della popolazione della pe riferia (avevo letto dei tanti bisogni della periferia bolognese!) e sarebbe stato il mio più grande desiderio essere inviato là dove non c'era né chiesa né casa come un apostolo, fiducioso in Dio. Queste mie aspirazioni le ritenni sempre sospette, perché possibile frutto di fantasia .. ma non sono mai riuscito a cancellarle.
Ora sono due anni che mi trovo a Zola. Ho cercato di studiare l'animo di questa gente, di capirla e di fare così una buona esperienza.
Questa zona posso dire di conoscerla bene. Sono affiatato molto con i Parroci della zona, con la gioventù essendo Assistente della zona. Giorni or sono sentii dal Parroco di Gesso che la Rev. Curia ha in animo di formare una nuova parrocchia a Riale ma erano in difficoltà nel trovare un sacerdote che si adattasse ad affrontare i non pochi sacrifici e privazio ni che comporta una Parrocchia priva di tutto.
Umilmente chiedo con la sua benedizione di poterci andare. È il mio desiderio che si avvera. Con l'aiuto di Dio, vostro e con la mia privata industria cercherò di formare un nucleo parrocchiale. Di questo ne feci cenno all'Abate, con cui ho grande confidenza, chiedendone consiglio. Mi spronò a fame domanda a Vs Ecc. promettendo un suo pieno aiuto nel caso che fosse accettata; aiuto nel senso che, secondo il suo pensiero, io potevo rimanere ancora un pò di tempo a Zola come Cappellano e residenza e nel frattempo prodigarmi a preparare l'indispensabile, l'abitazione e così, penso io, posso agire sotto la sua direzione ed i suoi consigli. Si poteva cosi dare una mano al Parroco Don Biffoni che è sempre malaticcio e tanto stanco. Questi sono i miei desideri: lascio alla volontà sua, che è volontà di Dio…… Il Vescovo accolse la sua richiesta. Pochi giorni dopo la costituzione della parrocchia giunse la bolla ufficiale di nomina.


Entrò nell'Ordine dei Pavoniani (Brescia) dove nel 1951 a Milano fu ordinato sacerdote dal Card. Schuster e celebrò la prima Messa. Nell'Ordine pure svolse i primi anni del suo Ministero sacerdotale. Ma poi desideroso di de dicarsi ad un ministero più attivo chiese di poter entrare nel clero secolare e si trasferì a Bologna per iniziare il suo servizio in una parrocchia. Il Cardinale Giacomo Lercaro lo inviò nella parrocchia di Zola Predosa col compito di Coadiutore (cappellano) del parroco Abate don Aldino Taddia.


Un segno premonitore? Si racconta che all'inizio del 1958 don Giuseppe in corriera si stava dirigendo da Bologna a Zola Predosa per iniziare il suo ministero come cappellano. Giunto a Riale scese dalla corriera. Credeva di essere già arrivato a destinazione, ingannato dal cartello che indicava l'inizio del territorio di Zola Predosa. Senza saperlo mise per la prima volta il piede nel paese in cui avrebbe svolto il suo ministero di parroco. Infatti, appena un anno e mezzo dopo il 7/11/60 fu mandato nella nuova parrocchia di Riale dove rimase fino alla sua morte immatura a 56 anni, il 21/4/1981.


I momenti più salienti del suo ministero si sono espressi in due direzioni parallele: costruire la casa della comunità e la Chiesa; costruire la comunità portando la gente, in gran parte immigrata, a conoscersi e ad essere unita. Per quanto riguarda la casa è partito con nulla: la sua stessa abitazione era a pezzi. Con notevole spirito di sacrificio, già nel 1961 cominciarono i primi lavori per costruire le opere parrocchiali. E fu un vero salto qualitativo ed un grosso respiro di sollievo quando il Natale del 1965 potè essere celebrato nel nuovo salone adibito a Chiesa provvisoria. Poteva così finalmente essere lasciato l'Oratorio di S. Gaetano, ormai troppo piccolo. Entro l'anno 1970 fu completata la struttura delle opere parrocchiali e il 17 /1/72 fu fatto il collaudo.

Poi cominciarono i vari progetti della Chiesa ... Ma nella Chiesa, ancora incompleta, la prima Messa che vi fu celebrata, fu quella concelebrata dal Vescovo Mons. Benito Cocchi, insieme a numerosi confratelli sulla bara di don Giuseppe! «Quella Chiesa sarà la mia tomba» aveva detto tante volte nei momenti di crisi dei lavori... Per costruire la comunità don Giuseppe ha puntato sulle attività di tipo sociale. Ecco allora la sagra di Riale (la prima è del 1961), la befana dei bambini, il Carnevale, la preparazione del campetto di calcio e i primi tornei per i ragazzi (il primo torneo risale al 1968!). Si era pensato seriamente anche ad una sala cinematografica, già progettata nel 1962 e con già tutti i permessi e la licenza. E infine le feste! Tante e belle, continuando la più genuina tradizione rialese.


Così pure tutta la famiglia di don Giuseppe merita un pensiero speciale perché sempre gli è stata vicino collaborando in tutto, anche economicamente alle sue iniziative. E, ultimo grande dono della famiglia, don Giuseppe è rimasto vicino ai suoi rialesi anche dopo la morte. Sepolto nel cimitero di Gesso, insieme a tanti suoi parrocchiani, continua ad essere pastore parlando al cuore di tanti che continuano a portargli un fiore.....


 

Con questo bollettino, la Parrocchia di Riale tristemente saluta dopo 20 anni di gioia e collaborazione Don Giuseppe Dotti e dà il benvenuto a Don Vittorio Fortini
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Il 27 Settembre 1981 c'è l'ingresso di Don Vittorio Fortini. Qui di sotto alcune foto durante il suo insediamento alla presenza del Vescovo e di fianco una foto che lo ritrae alcuni anni dopo con i ragazzi della Parrocchia.
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Ecco una serie di foto che ci riportano a Prime Comunioni e Cresime durante la presenza di Don Vittorio

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Qui sotto invece potete vedere una serie di foto che ci ricordano le fiaccolate di Natale
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XXX Anniversario di fondazione
Celebrazione Prima Comunione 1985
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Un ricordo di Don Giuseppe Dotti ad un anno dalla morte
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Febbraio 1984
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Maggio 1984
 
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Ottobre 1984
Durante la prossima lettura, Vi invitiamo a rivedere le foto storiche presenti all'inizio cliccando qui
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Dicembre 1984
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Marzo 1985 Maggio 1985
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Settembre 1985
Via Crucis
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Spiegazione delle formelle della Via Crucis
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Ottobre 1985
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Atto di Dedicazione della Chiesa
Art. tratto dal Resto del Carlino sulla Chiesa
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Ecco qui di seguito alcune foto relative al momento della Dedicazione della Parrocchia a San Luigi Gonzaga
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Questo è l'ultimo Bollettino redatto da don Vittorio Fortini che porge un Benvenuto al nostro don Daniele Busca !!

Qui sotto alcune foto relative al giorno del mandato a Don Daniele (15-11-1998)
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Bollettino commemorativo pubblicato il 20° dalla morte di Don Giuseppe Dotti

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Nel 2000 si è creata una straordinaria coincidenza di Anniversari : il 40° dalla erezione della Parrocchia,
il 25° dalla sua Dedicazione a San Luigi Gonzaga e il 10 ° anno di sacerdozio di don Daniele !!!!
A seguire alcune foto che ricordano la festa organizzata per questa circostanza.

 

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Cresime 2005

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Ecco alcune foto che ci ricordano il momento dell'inaugurazione, avvenuta nel 2008, della via dedicata al Primo
Parroco di Riale don Giuseppe Dotti.

 
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Sempre durante la giornata partita con la dedicazione della Via al primo Parroco di Riale ed alla presenza di Sua Ecc. Rev.ma Mons. Vecchi, si è poi proceduto alla inaugurazione delle nuove Opere Parrocchiali. Ecco, qui di seguito, alcune foto che la ricordano.

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Arrivo della Befana 2010

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Il 18 Aprile 2010, con una solenne Messa celebrata da S.E. Mons. Vecchi la nostra Parrocchia ha festeggiato il suo primo Accolito : Elio Quaquarelli.

Alcune foto del rinfresco tenuto dopo la S. Messa

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L'anno 2010 è stato caratterizzato da uno degli avvenimenti più importanti che possono coinvolgere una comunità cristiana e cioè le Missioni Parrocchiali. Queste Missioni (chiamate anche Missioni al Popolo) costituiscono un momento forte di evangelizzazione, di "comunicazione" del Vangelo. Fare la "missione", non è solo mettere in piedi una serie di attività, ma far riscoprire ciò che la Chiesa è e deve essere: missionaria. E' un momento particolare e privilegiato per riflettere e per rinsaldare la propria fede, l'occasione per conoscere e svelare quella fede che abbiamo ricevuto nel Battesimo e che forse è rimasta nascosta in qualche meandro della nostra vita ....


Alle Missioni Parrocchiali ci si è arrivati grazie ai Frati di Monteveglio che, affiancati dal nostro Parroco Don Daniele, ci hanno tracciato la strada da seguire dalle cose più importanti ai dettagli più minuti. Strada illuminata dalla gioia e dalla fede di Fra Ambrogio, Fra Mauro, Fra Felice e Don Daniele che sentitamente ringraziamo.


Il percorso è partito il 25 Ottobre 2009 con la Messa di apertura dell'Anno Giubilare tenuta da S.E. Mons. Luigi Bettazzi in occasione del 50° Anniversario della fondazione della Parrocchia. Il 9 ed il 10 Gennaio 2010, i Frati di Monteveglio hanno dato il primo annuncio delle Missioni Parrocchiali; annuncio poi ripetuto durante i mesi successivi. Il 8 Febbraio 2010 una Assemblea Parrocchiale ha affrontato i primi dettagli organizzativi per arrivare alle Missioni preparati al meglio. Organizzazione che il 18 Aprile ha portato la Parrocchia a festeggiare in Elio Quaquarelli il suo primo Accolito e ha permesso alle Sorelle di S. Francesco, dal 22 Maggio al 5 Giugno, di visitare tutte le case di Riale per diffondere la notizia della Missione in Ottobre ed il loro messaggio di Pace.


Il 25 ed il 26 Settembre 2010 è stato dato il Mandato agli "Annunciatori" e cioè a coloro che a partire dal
27 Settembre e nelle due settimane successive, sono passati nelle case di tutti i parrocchiani per annunciare che la Missione era alle porte e a consegnare personalmente il programma dettagliato della Missione stessa.


Il ricco programma che ha riempito ogni giorno delle due settimane di Missione è consultabile cliccando qui.

Una particolarità che ci ha aiutato a ricordare l'arrivo imminente delle Missioni Parrocchiali è stato il "count down", un conteggio alla rovescia luminoso esposto durante la Sagra di inizio Settembre e che si è azzerato con precisione alle ore 18.00 del 9 di Ottobre. Qui sotto lo si vede all'opera.


 

Ecco alcune immagini relative all'inizio della Missione

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Foto relative alla Santa Messa di fine Missione con invio al mondo di palloncini recanti messaggi di Pace

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Arrivederci alla prossima Missione Parrocchiale !!!!!!!!!!!

 

Arrivo della Befana 2011

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6 Febbraio 2011 - Festa dell'Oratorio

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Festa Carnevale degli Adulti 2011

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In occasione del 50° della Parrocchia, si è organizzata una visita alla Chiesina di S. Gaetano con solenne Processione della Madonna fino alla nostra Chiesa.
Questo avvenimento durante Rialmente Insieme 2011 (29 Maggio).

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Arrivo della Befana 2012

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Come tradizione da molti anni, anche oggi (15 gennaio 2012) è stata festeggiata la Famiglia con la S. Messa durante la quale sono state rinnovate le Promesse Nuziali di tutti gli sposi e poi, dopo il consueto e molto partecipato pranzo, nel pomeriggio, un incontro organizzato dal CPFsul tema Genitori e Figli ha concluso la giornata. Ecco delle foto che ci ricordano alcuni momenti.

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Il 27 ottobre 2013 è stata inaugurata la rampa che permette di accedere senza ostacoli architettonici alla nostra Chiesa.

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25 Maggio 2014 : Inaugurazione Campo Sportivo Alberto Trevisani e Roseto Giorgio Neri

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Arrivo della Befana 2015

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25° Anniversario dell'ordinazione sacerdotale di Don Daniele - Settembre 2015

Il 15 Settembre 1990 Don Daniele è stato ordinato sacerdote. Per celebrare questa ricorrenza e festeggiare con Don Daniele, la Parrocchia di S. Luigi di Riale ha accolto l'immagine della B.V. delle Grazie di Bocca di Rio. Per questo occasione si sono succeduti una serie di avvenimenti evidenziati nel programma qui sotto. Sono disponibili delle foto che si possono vedere cliccando sull'immagine qui sotto.

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Arrivo della Befana 2016

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Clicca su una foto per vedere tutte le foto dell'arrivo della Befana

 

08-10-2017 Inaugurazione nicchia esterna con statuetta Madonna

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Gennaio - Marzo 2019 Conclusione Anno Aloisiano

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08 Giugno 2019 Veglia di Pentecoste

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28-07-2019 Lettera dell'Arcivescovo ai Parrocchiani

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21 Giugno 2020 Dipinto San Luigi a Riale

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17-11-2020 Don Claudio parroco di S. Maria di Gesso

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22-24 Ottobre 2021 Immagine Madonna di Fatima a San Luigi e San Tomaso

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